Da complementari in alcune fasi della lavorazione a fondamentali in tutto il processo produttivo: i gas alimentari negli ultimi anni hanno assunto un valore fondamentale nella filiera del vino, dal distacco del grappolo fino all’imbottigliamento, per le loro capacità di esaltare le caratteristiche del prodotto finale, ma anche di migliorare molti aspetti della lavorazione. 

Anidride carbonica, azoto, argon e ossigeno sono i principali gas alimentari impiegati, al momento, in enologia: la CO2 è la più utilizzata, dalla raccolta alla fermentazione. Azoto e Argon, in special modo, intervengono nelle fasi che vanno dalla fermentazione all’imbottigliamento. L’ossigeno è usato nella micro e macro-ossigenazione e nella depurazione delle acque reflue.

Le potenziali applicazioni dei gas nel settore del vino, alla luce delle nuove esigenze del mercato e di soluzioni personalizzate da cantina a cantina, sono in continua evoluzione e ancora da scoprire. L’attenzione è rivolta anche al continuo miglioramento del processo in vigna. 

Per stimolare la ricerca, il Gruppo SIAD ha ideato e promosso il premio «Gas in viticoltura ed enologia». L’iniziativa, promossa con Oicce (Organizzazione interprofessionale per la comunicazione delle conoscenze in enologia), si rivolge alla comunità internazionale, in particolari a ricercatori universitari, tecnici, studenti, aziende e consorzi in grado di apportare significativi miglioramenti nelle applicazioni del gas nel settore del vino.

Il premio, infatti, si pone come obiettivo di stimolare la ricerca, finanziando i progetti che metteno a punto nuove soluzioni, comprendendo tutto il processo, dalla lavorazione in vigneto fino ai momenti conclusivi in cantina.

In particolare, il premio mira a riconoscere il valore di progetti che siano in gradi di esprimere:

  • Originalità e novità
  • Sostenibilità ambientale
  • Miglioramento della qualità dei vini e dei processi produttivi
  • Rapporto benefici attesi e costi
  • Ottimizzazione della tempistica e dei costi di completamento
  • Applicabilità su scala industriale. 

Il premio internazionale punta all’innovazione ed è al tempo stesso esempio di innovazione: prevede, infatti, di finanziare un progetto in qualsiasi stadio di sviluppo, anche in fase di avvio o che sarà messo in pratica in futuro.

In questo modo intende stimolare tecnici e ricercatori affinché propongano idee nuove, anche se non ancora sviluppate.

Ad assicurare il valore dell’iniziativa anche il Comitato chiamato a valutare i progetti, composto da sette tra docenti ed esperti riconosciuti in ambito internazionale. 

Il primo vincitore: deossigenare il pigiato per ridurre l’uso di SO2

La prima edizione del premio «Gas in viticoltura ed enologia» ha riscosso grande attenzione: numerose sono state le proposte inviate. La giuria, composta da tecnici, docenti universitari, ricercatori, esperti di gas e di coadiuvanti enologici, evidenziando l’elevata qualità di ogni candidatura, ha ritenuto particolarmente meritevole il progetto presentato da un gruppo di lavoro guidato dall’enologo Marco Giulioli. 

Il progetto dal titolo «Deossigenare il pigiato per ridurre l’uso di SO2» prevede l’implementazione di un trattamento in grado di asportare completamente l’ossigeno dal pigiato diminuendo l’anidride solforosa.

Questa innovativa applicazione del gas è già in corso d’opera e sta dimostrando grandi potenzialità. Proseguirà, per il completamento, nella vendemmia 2020 alla Cantina Sociale «La Guardiense» di Guardia Sanframondi, in Campania.

La cooperativa, una delle più grandi in Italia, conta circa mille Soci, che coltivano a conduzione diretta più di 1.500 ettari di vigneto con una produzione di circa 200.000 quintali di uva all’anno. «La Guardiense» fa parte del gruppo di ricerca «WRT, Wine Research Team», la cui guida tecnica è affidata all’enologo Riccardo Cotarella.

L’impegno dei ricercatori, con la loro spinta all’innovazione nel campo del vino, è stato premiato con un riconoscimento economico, a sostegno della ricerca. Per il gruppo di lavoro anche una speciale Medaglia SIAD.

Oltre al progetto vincitore, la giuria ha valutato particolarmente validi altre due proposte, per il loro potenziale innovativo e l’aspetto di sostenibilità. Il loro valore è stato riconosciuto da SIAD che ha deciso di contribuire alla loro realizzazione, confermando la finalità dell’iniziativa, ossia favorire nuovi passi in avanti nel settore del vino.  

Edizione 2021: la ricerca di nuovi progetti 

Il premio «Gas in viticoltura ed enologia» è confermato anche per il 2021. Si rivolgerà, come nella prima edizione, a chi presenterà progetti di ricerca che abbiano come oggetto l’utilizzo innovativo di azoto, anidride carbonica, argon e ossigeno, nell’ambito dell’intera filiera del settore viticolo ed enologico. 

Clicca qui per leggere il Bando ufficiale di partecipazione e scaricare il modulo di iscrizione al Premio Enologia SIAD.