Da nuove metodologie in grado di rendere gli aromi più intensi mediante una macerazione a freddo, a modelli di deossigenazione del pigiato per ridurre l’uso della solforosa, fino all’implementazione di nuove tecniche per la sostenibilità in cantina, migliorando al tempo  stesso la qualità dei vini. Il premio internazionale SIAD, avviato nel 2019 in collaborazione con Oicce (Organizzazione interprofessionale per la comunicazione delle conoscenze in enologia), in questi primi anni ha già raggiunto l’importante traguardo che si era prefissato: favorire l’innovazione nell’utilizzo dei gas tecnici in viticoltura ed enologia, sostenendo concretamente la ricerca.

I primi progetti vincitori, come vedremo in questo articolo, hanno gettato le basi per creare nuovi protocolli nella filiera del vino. Ma le potenzialità dell’applicazione dei gas alimentari hanno ancora molto da esprimere.

Per questa ragione è stata aperta la quinta edizione del premio.

Premio internazionale SIAD-OICCE 2024: che cos’è

Il Premio Internazionale SIAD-OICCE promuove la ricerca nell’utilizzo dei gas tecnici in viticoltura ed enologia, finanziando progetti volti a individuare soluzioni innovative per il miglioramento della qualità del prodotto finale e dei processi produttivi.

Si rivolge alla comunità internazionale che opera nella filiera produttiva, in particolare a:

  • Ricercatori universitari
  • Enologi e tecnici
  • Studenti
  • Aziende
  • Consorzi

In particolare, il premio mira a riconoscere il valore di progetti, sia che si trovino in fase di avvio, sia da sviluppare, sia completati, in grado di esprimere:

  • Originalità e novità
  • Sostenibilità ambientale
  • Miglioramento della qualità dei vini e dei processi produttivi
  • Rapporto benefici attesi e costi
  • Applicabilità su scala industriale. 

Ad assicurare il valore dell’iniziativa il Comitato tecnico-scientifico chiamato a valutare i progetti, composto da esperti riconosciuti in ambito internazionale. 

Il premio prevede l’assegnazione, al vincitore, sia questo un singolo o un gruppo di lavoro, di un contributo di seimila euro e di una Medaglia SIAD.

Premio in enologia e viticoltura 2024: come partecipare

Per partecipare alla quinta edizione del premio in enologia e viticoltura di SIAD e OICCE è necessario inviare il proprio progetto, con una descrizione dettagliata, entro il 29 febbraio del 2024.

Le candidature dovranno essere presentate alla Presidenza del Comitato tecnico-scientifico, inviando il modulo di partecipazione via posta elettronica all’indirizzo: submission_siadprize@siad.eu.

Ogni candidato riceverà una risposta di conferma di accesso alla selezione da parte del Comitato tecnico-scientifico entro il 29 marzo 2024 e riceverà la documentazione ufficiale da compilare.

Scarica qui il modulo di partecipazione.

Per ulteriori informazioni, scrivi all’indirizzo info_siadprize@siad.eu

I gas alimentari in enologia, un futuro ancora da scrivere

Negli ultimi anni, i gas alimentari sono divenuti sempre più importanti nella filiera del vino per la loro capacità di esaltare le caratteristiche del prodotto finale, ma anche di migliorare molti aspetti tecnici della lavorazione e superare alcune criticità.

Per questa ragione, anidride carbonica, azoto, argon e ossigeno a oggi non sono più complementare nelle operazioni di cantina, bensì essenziali in tutto il processo, a partire dal distacco dell’uva in vigna, fino all’imbottigliamento del prodotto finito.

A oggi sono note alcune delle potenzialità dei gas alimentare:

  • la CO2 è la più utilizzata dalla raccolta alla fermentazione
  • Azoto e Argon intervengono nelle fasi che vanno dalla fermentazione all’imbottigliamento
  • l’ossigeno è usato nella micro e macro-ossigenazione e nella depurazione delle acque reflue

Ma questi sono solo alcuni esempi.

I progetti presentati nel corso delle prime quattro edizioni del premio SIAD-OICCE ne hanno individuate di nuove.

Progetti finanziati e le innovazioni

Il premio ha permesso, per esempio, di individuare un nuovo modello di lavorazione delle uve: Deossigenare il pigiato per ridurre l’uso di SO2”, titolo del progetto sviluppato alla Cantina Sociale «La Guardiense» di Guardia Sanframondi, in Campania, prevede l’implementazione di un trattamento in grado di asportare completamente l’ossigeno dal pigiato diminuendo l’anidride solforosa necessaria per le successiva lavorazioni.

La ricerca “Valorizzazione dei vini a base di Cortese mediante macerazione pre-fermentativa con gas criogenico”, implementata alla  Cantina Il Cascinone del Gruppo Araldica Castelvero, in Piemonte, da un gruppo di lavoro che ha coinvolto la cantina e l’Università di Torino-DISAFA,si è concentrata su una modalità di vinificazione capace di estrarre maggiormente la componente di aromi primari dell’uva mediante una macerazione a freddo efficace e di breve durata.

E ancora, Miglioramento qualitativo dei vini rossi, con un basso impatto ambientale, grazie all’utilizzo di gas tecnici”, realizzato alla cantina sperimentale del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Pisa, ha impiegato anidride carbonica e azoto nelle vinificazioni in riduzione di uve rosse, per avere vini di alta qualità, da un punto di vista sensoriale, e un processo di lavoro a basso impatto.

Infine, il progetto Impiego di gas tecnici per la produzione di vini rosati in ambiente mediterraneo”,   reso operativo nella vendemmia 2023  da un team composto da ricercatori dell’Università del Salento e dalla Cantina Crifo di Ruvo di Puglia , ha consentito  un confronto fra le potenzialità  correlate all’utilizzo di CO2 e N2 per il processo di criomacerazione pellicolare in pressa nella vinificazione in rosato del Bombino nero.